Grazie Marina Mauriello
Dopo il diploma di Pianoforte, conseguito presso il Conservatorio di Brescia, dopo un anno di pausa musicale, sento che devo fare qualcos’altro e smettere per un po’ di suonare il mio amato pianoforte. Mi informo presso il “Giuseppe Verdi” di Milano per iniziare un corso di studi suonando il Clavicembalo. Non ricordo bene come abbia voluto intraprendere questa strada, questo strumento non è che lo conoscessi poi molto. Se ci penso però nei miei ricordi di bambina ho visto film dove le dame si esibivano nei castelli e suonavano proprio il clavicembalo.
Ecco, trovata la motivazione! Appassionata di principi e principesse, di castelli e di cavalieri pronti a emularsi per salvare una pulzella imprigionata in una torre, suonare quello strumento mi avrebbe sicuramente portata a fare un tuffo nel passato fiabesco.
Conservatorio di Milano
Mi iscrivo per l’esame di ammissione al Conservatorio di Milano, sinceramente senza troppe speranze. Infatti me ne torno a casa con l’idea di averci provato e basta. Invece, a distanza di un mese, se non sbaglio, ricevo una chiamata dalla segreteria del G. Verdi che mi comunica la mia ammissione alla classe di Clavicembalo. All’esame avevo già notato un’insegnante che mi aveva accolta con gentilezza, ma che poi finissi proprio nella sua classe non me lo sarei mai aspettata. Sto parlando della signora Marina Mauriello. Con lei si è aperto un mondo musicale completamente nuovo: mi sentivo libera e non più costretta in uno spartito. Con il Basso Continuo poi, potevo costruirlo in base alla linea melodica. Strepitoso davvero.
Il Clavicembalo un sogno
E il mio sogno? Si grazie alla mia insegnante sono riuscita a studiare e a esibirmi anche in un bellissimo castello in Austria, ad Heiligenkreuz nel distretto di Baden. Che gioia!Lì mi sono sentita come la principessa Sissi. Nonostante la mia felicità, però, ho avuto un momento di crollo, proprio in quel meraviglioso castello e proprio nell’anno in cui avrei dovuto conseguire il diploma. Non riuscivo più a suonare e la signora Mauriello vedendomi così abbattuta, dapprima cercò di spronarmi con maggiore severità, ma poi, vedendo che non c’erano risultati, mi aiutò in un altro modo.
Rondò espressivo
Mi assegnò un bellissimo brano di C. Ph. E. Bach, “Rondò espressivo”, che mi fece cambiare rotta. La signora Mauriello capì e riuscì a far emergere la mia anima romantica. Non finirò mai di ringraziarla. Questo brano lo suono in quasi tutti i miei concerti e il pensiero accorato è rivolto sempre a lei che ha dato tutta se stessa per tirar fuori da me e da tutti i suoi allievi il meglio.
Dopo il diploma
Dopo il diploma ho intrapreso strade musicali diverse fino a comporre le mie musiche. In occasione del concerto in memoria di Marina Mauriello ho avuto l’onore di poter suonare “Remoteness” un brano malinconico, romantico composto da me, presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano. Peccherò di orgoglio, ma vedere il mio nome sul cartellone del Conservatorio mi ha resa felice e grata per avere incontrato persone che mi hanno sempre spronata a continuare. Durante questa occasione ho avuto anche modo di ritrovare i miei compagni di viaggio come Bruna, Federico, Elena, Daniela, Giancarlo, Donatella, per citarne solo alcuni e gli insegnanti, Ruggero Laganà, clavicembalo e composizione, Maria Cecilia Farina, organo complementare, tutti sotto l’abbraccio della nostra insegnante Marina Mauriello. Vedere e sentire l’emozione di averli commossi con la mia musica è un traguardo che mai avrei immaginato di raggiungere.
Grazie e ancora grazie.